L’assunzione del lavoratore disabile da parte della PA

La procedura di assunzione dei lavoratori con disabilità nell'ambito della P.A. in relazione alle diverse qualifiche, l'accesso mediante avviamento e con concorso pubblico
 
 
Il generale meccanismo del collocamento dei lavoratori disabili subisce dei temperamenti nell’ambito della P.A. dovendo contemperarsi l’esigenza di tutela dei lavoratori con disabilità con il principio dell’accesso al pubblico impiego mediante concorso. A tale riguardo, peraltro, è di recente intervenuta la Suprema Corte di cassazione chiarendo che tra le legittime deroghe al principio generale del pubblico concorso rientrano le assunzioni obbligatorie delle persone disabili (cfr. cass. Civ. Sez. lav. sent. 14592 del 15 luglio 2016, secondo cui “In tema di accesso al pubblico impiego, sono consentite deroghe al principio generale del pubblico concorso solo con forme di reclutamento alternative - quali l'avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento, le assunzioni obbligatorie delle persone disabili o la cd. stabilizzazione - previste da leggi la cui "ratio" sia volta a contemperare il meccanismo di selezione dei migliori con l'esigenza di ricoprire posizioni di non rilevante contenuto professionale o con il principio della tutela delle categorie protette o - nel caso di conversione a tempo indeterminato di rapporti a tempo determinato - per l'opportunità di valorizzare l'esperienza lavorativa già maturata. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto illegittima un'assunzione a tempo indeterminato presso il comune di Napoli in quanto effettuata non in virtù di una legge ma a seguito di un'ordinanza del subcommissario delegato per l'emergenza rifiuti in Campania”). 
 
Per quanto concerne l’assunzione dei disabili nell’ambito della Pubblica Amministrazione, occorre distinguere: per le qualifiche per le quali è previsto solo requisito della scuola dell’obbligo, le pp.aa. provvedono mediante richiesta numerica oppure mediante convenzione analogamente ai datori di lavoro privati; per le qualifiche superiori invece è necessario procedere mediante concorsi pubblici, nel cui ambito una percentuale dei posti banditi (pari alla quota di riserva e comunque non superiore al 50% del totale) va riservata ai lavoratori disabili i quali possono accedere a tutti i concorsi per impieghi compatibili con la menomazione di cui sono affetti.
 
Il d.l. n. 101 del 2013 convertito in l. n. 125 del 2013 ha recentemente stabilito che le amministrazioni pubbliche siano tenute a rideterminare il numero delle assunzioni obbligatorie delle persone con disabi e, anche qualora versino in condizioni di soprannumero di personale, a procedere all’assunzione a tempo indeterminato di un numero dile da colmare il divario tra la quota così ridete e quella dei disabili allo stato in organico.
 
 
Con il medesimo decreto n. 101 del 2013, anche in considerazione di quanto rilevato dalla Corte di Giustizia Europea con sentenza 4 luglio 2013 (C-312/11), lavoratori disabili del settore pubblico assunti a tempo determinato ai sensi dell’art. 7, comma 2 l. n. 68 del 1999, l’applicabilità del diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato di cui all’arrt. 5, comma 4 quater e 4 sexies d.lgs. n. 368 del 2001.
 
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