Le ordinanze di necessità e urgenza

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Le ordinanze di necessità ed urgenza rientrano nell'ampia categoria delle ordinanze, atti, cioè, impositivi di ordini e costitutivi di obblighi o di divieti.

Le ordinanze di necessità ed urgenza si caratterizzano per il fatto di essere dei provvedimenti extra ordinem adottati nell'esercizio di specifiche facoltà conferite dalla Legge a determinati organi in specifici ambiti settoriali (si pensi ai poteri del Sindaco in materia  di ordine e sicurezza, igene e sanità pubblica di cui all'art. 50, comma 5 del TUEL).
 
Le ordinanze di necessità ed urgenza possono derogare anche alla legge ma devono rispettare i principi generali dell'ordinamento e le norme costituzionali. Spetta all'organo investito del relativo potere individuare la situazione di necessità ed urgenza che legittima il ricorso all'ordinanza e tale presupposto deve essere esplicitato nella motivazione del provvedimento che deve specificatamente indicare le ragioni del mancato ricorso ai mezzi ordinari.

Si discute in ordine alla natura delle ordinanze di necessità ed urgenza, se esse, cioè, siano atti formalmente amministrativi e sostanzialmente normativi ovverso se siano atti formalmente e sostanzialmente amministrativi.

La tesi della loro natura normativa arogomenta dalla loro vis derogaoria rispetto alla legge e dal fatto che esse contengono precetti generali ed astratti; la tesi contraria, avallata dalla Corte Costituzionale (cfr. la sentenza n. 4 del 1997), argomenta dalla loro natura transitoria e dalla conseguente inidoneità ad innovare in guisa stabile l'ordinamento giuridico; la tesi prevalente è quella che vede, in tale tipologia di provvedimenti, una natura composita; le ordinanze di necessità e urgenza sono, cioè, atti generlamente amministrativi ed eccezionalmente hanno natura normativa potendo contenere precetti generali ed astratti idonei ad innovare, sia pure entro un limitato periodo di tempo, l'ordinamento giuridico.

Si discute, infine, sulle conseguenze dell'adozione dell'ordinanza in difetto dei presupposti di necessità ed urgenza.
 
A fronte di una prima tesi che ravvisa, in tal caso, una carenza di potere con la conseguente inidoneità dell'atto a degradare la situazione soggettiva del privato e redicamento della giurisdizione davanti al GO, vi è la tesi che ritiene l'ordinanza, così emanata, illegittima, con la conseguente configurabilità di una posizione d'interesse legittimo e radicamento della giurisdizione dinanzi al GA.

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